Carissimi Fratelli,
Vi propongo di inserire nei nostri umili lavori, tesi alla reintegrazione, le meditazioni integrali di Paul Sédir.
E' da questo iniziale scritto, del Fratello Sédir, che sono poi state tratte le nostre tanto amate "meditazioni dei 28 giorni".
Ecco quindi che per riscoprire l'essenza reale di questa pratica di spogliazione e rettificazione, trovo utile, per coloro che lo desiderano, intraprendere assieme questo percorso di riflessione scadenzato lungo tutto il corso dell'anno.
Vi propongo quindi la prima delle meditazioni-riflessioni la cui estensione è valevole per tutta la settimana.
Per quanto concerne come praticare, vi consiglio, se lo desiderate, la seguente pagina: La Pratica delle Meditazioni di Paul Sédir.
Vi propongo di inserire nei nostri umili lavori, tesi alla reintegrazione, le meditazioni integrali di Paul Sédir.
E' da questo iniziale scritto, del Fratello Sédir, che sono poi state tratte le nostre tanto amate "meditazioni dei 28 giorni".
Ecco quindi che per riscoprire l'essenza reale di questa pratica di spogliazione e rettificazione, trovo utile, per coloro che lo desiderano, intraprendere assieme questo percorso di riflessione scadenzato lungo tutto il corso dell'anno.
Vi propongo quindi la prima delle meditazioni-riflessioni la cui estensione è valevole per tutta la settimana.
Per quanto concerne come praticare, vi consiglio, se lo desiderate, la seguente pagina: La Pratica delle Meditazioni di Paul Sédir.
XXXIII. LA
TRASFIGURAZIONE
"Signore, quanto è bello
per noi stare qui. "(Matteo XVII. 4)
Non si dà il vino
ai bambini piccoli. Se il cielo si nasconde sotto il groviglio indecifrabile delle
cause e degli effetti, sotto i veli del mondo fisico, del mondo intelligibile, del
mondo invisibile, è che la Sua gloria svelata sarebbe abbagliante per la mia
debolezza. Nessuno può vedere Dio senza morire.
Se i miei occhi fossero
limpidi, se i miei sguardi traforassero le mura millenarie della prigione
spirituale in cui io stesso mi sono incarcerato, verrei a sapere che la mia
sofferenza non può riparare i danni di cui ero il mandante, perché il male è
straordinariamente prolifico in questo mondo malvagio, il cui suolo putrefatto
si adatta ad esso perfettamente. In ogni istante io deruberei le creature; se ciò
mi servisse a pagare il mio debito fino all'ultimo doloroso centesimo dell’interesse
composto che genera. Comunque mai giungerei alla fine del mio lavoro, se la
misericordia del Padre non compensasse la Sua giustizia.
Se io camminassi
verso il bene supremo come le mie sole forze, la strada sarebbe infinita. Ma durante
ogni mio povero passo verso di Lui, il mio Salvatore accorre verso di me,
veloce come un fulmine in cui mi sembra di vedere il segno della Sua collera,
mentre è solo l'ira di qualche demone a cui l’Amore ha appena strappato la
preda.
Le soavità mistiche,
i rapimenti, le estasi sono sorrisi lontani di questo Amore, che soltanto la
mia tiepidezza gli impedisce di ardere in me. Attraverso le varie bellezze del
mondo risplende, non c'è dubbio. Ma questi sono solamente come un
incoraggiamento alla mia disperante mollezza.
Nelle solitudini
interiori, nelle aridità, nei dolori; dietro la povertà, la miseria e la
criminalità, in fondo a tutto ciò che turba la mia comoda lordura è dove
l'Amico è più vicino. Poiché Egli è venuto per i malati, ed Egli non verrà mai che
per loro.
OSSERVANZA: Prima di prendere una decisione, io abbandonerò ogni
sapienza umana, e mi chiederò: cosa farebbe Gesù al mio posto?
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