Guglielmo di Occam (William
of Ockham) èstato un frate francescano inglese vissuto nel Basso Medioevo a
cavallo tra il XIII e il XIV secolo. Filosofo e teologo di notevole spessore,
compose diverse opere e scritti che lo posero prestoin contrasto con le
strutture religiose dell’epoca, tanto che subì un processo perun’accusa di
eresia e successivamente fu anche oggetto di scomunica papale.
Il religioso inglese
rimane comunque noto ai più per il concetto del “rasoio” appunto “di Occam”.
Esistono diverse formulazioni dipendentemente dalle fonti; le piu’ comuni sono
le seguenti:
• “Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem”
(Non moltiplicare gli
elementi più del necessario)
• “Pluralitas non est ponenda sine necessitate”
(Non considerare la
pluralità se non è necessario)
• “Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora”
(È inutile fare con più
ciò che si può fare con meno)
Appare chiaro come il
postulatosi prestibene ad una interpretazione superficiale, la quale porta a
semplificare sempre e comunque; tutto ciò che non risulta immediatamente
evidente e necessario può(anzi deve)essere omesso, deve essere
“tagliato”.Ovviamente, analizzando l’idea di Occame il tempo in cui visse, si
può facilmente capire come il suo scopo non fosse quello di postulare una tale
semplicisticaidea.
Purtroppo, il principio
èstato ed è ancora utilizzato molto spesso in maniera strumentaleper
rigettarequalsiasi idea non sia immediatamente evidente e dimostrabile. Così il
principio è diventato strumentale ad un certo dogmatismo di cui ancora oggi non
ci siamo liberati.
È diventato uno strumento
per rigettare teorie scomode e far accettare facilmente soluzioni di comodo ai
molti. La motivazione dichiarata si appoggia sulla necessità di semplificazione
(citando il rasoio di Occam), in quanto la teoria o argomento o approccio
proposti offrono elementi non necessari o sono essi stessi superflui.Esistono
teorie secondo cui tale approccio faccia parte di un tentativo di mantenere lo
status quo da parte di pochi. E’ comunque evidente che dall’altra parte la
massa si trova a proprio agio con tale approccio, in quanto trova confortonel
rassicurante insieme di regole definite e accettate, supportate da un falso
pragmatismo.
Probabilmente gli effetti
più nefasti di un tale approcciosi sono avuti nella scienza. Ogni teoria
rivoluzionaria è stata inizialmente additata come non scientifica (o
addirittura come stregoneria), a volte per miopia a volte con dolo. Gli esempi
potrebbero essere tantissimi, basti citare il dualismo onda-particella
teorizzato da Albert Einstein, alla base della meccanica quantistica moderna o
alla teoria secondo cui la terra fosse tonda, che pose Galileo Galilei in una
posizione di sicuro non comoda.
Se guardiamo ai giorni
nostri, esiste ancora una forte tendenza ad ostracizzare ciò che di veramente
innovativo venga proposto. Una delle obiezioni in cui viene sbandierato il
rasoio di Occam è che un certo concetto nasce da ragionamenti non lineari. A
questo proposito, il dott. Edward De Bono ha coniato il termine “pensiero
trasversale” (a volte chiamato laterale) per indicare quei processi mentali
che, passando tramite vie traverse, permettono di arrivare ad una soluzione
altrimenti impossibile da trovare. La tecnica si basa sull’eliminazione dei
preconcetti e dei vincoli del pensiero lineare; in questo modo viene stimolata
la creatività che permette un tipo di ragionamento diverso.
Il rasoio di Occam viene
anche utilizzato come teoria a sostegno dell’ateismo, si fa leva su di esso per
confutare l’esistenza di Dio stesso. “Dioè una delle sovrastrutture mentali
umane, e, in quanto tale, e’ un concetto da tagliare”. Non e’ scopo di questa
breve reflessione scendere nei dettagli delle ragioni e implicazioni
filosofiche di tali affermazioni in quanto affrontate da diversi filosofi nel
corso del tempo. Si vuole invece mettere in luce il fatto che il rasoio di
Occam, data la sua formulazione, e’ uno strumento che puo’ essere utilizzato
per dimostrare tutta una gamma di idee che molto probabilmente nulla hanno a
che vedere con ilreale pensiero di chi lo formulo’. Charlie Munger disse una
volta: “Ad un uomo con un martello ogni cosa sembra un chiodo”.
A questo punto, facendo
uno sforzo per cercare di capire cosa potesse intendere davvero il filosofo
inglese, si puòpartire considerandoche Occam era comunque un religioso vissuto
nel tardo Medioevo.
In tale periodo, il
fiorire di speculazioni teologiche e le teorie attorno alla figura di Dio erano
innumerevoli. Come anticipato, Occam sosteneva che bisognava semplificare il
modo di cercare (rapportarsi a) Dio. Bisognava quindi tagliare le sovrastrutture,
le teorie più o meno fantasiose, le speculazioni o deduzioni logiche che non
sarebbero servite all’uomo nella reale ricerca della conoscenza del Divino.Il
filosofo e’ vissuto inoltre nel mezzo della lotta tra impero e papato, in cui
egli aveva sposato la causa dell’impero. La Chiesa, il Papa e lo stesso potere
temporale del Papa erano quindi altre sovrastrutture da tagliare, a cui
applicare appunto il rasoio.
Il pragmatismo del
pensiero di Occam sta principalmente nel fatto che non servono ulteriori teorie
oltre la verità rivelata dal Cristo e che la realtà assoluta non e’ quella
rappresentata dalla Chiesa. Non e’ necessario sviluppare altre idee o ricercare
ulteriori spiegazioni logiche. Occam era un sostenitore della separazione tra
la verità della ragione e quella soprannaturale. L’uomo deve quindi liberarsi
da tutte le sovrastrutture sia materiali che mentali, per aprirsi all’intimo
dialogo con Dio, affinché, tramite la fede, possa ottenere la conoscenza solo
per Grazia di Dio. Ecco quindi che l’uomo deve spogliarsi di tutti i
preconcetti, deve abbandonare il pensiero logico e la razionalità, in quanto la
conoscenza di Dio deve venire dalla sperimentazione. Sperimentazione che nulla
ha a che vedere con gli esperimenti scientifici, ma è esperienza che viene dal
rapporto diretto dell’uomo con la propria fede. Volendo riformularecredo si
possa affermare che semplicemente il frate volesse indicare un percorso di
spoliazione (semplificazione) e di conoscenza di sé stesso (dell’uomo al centro
del rapporto con Dio) per arrivare alla Gnosi.
A ben guardare si
potrebbe dire che il pensiero del rasoio di Occam è stato vittima di una
cattiva applicazione di sé stesso. È stato decontestualizzato, e’ stato
tagliato il necessario background storico e ogni approfondimento attorno alla
sua formulazione, ottenendo una legge di comportamento semplicistica.
IL RASOIO DI OCCAM
ELIAS A
I
GRUPPO LONGINO (MANTOVA)
Sovrano Ordine Gnosticmo Martinista
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