L’obbiettivo principale
del Martinista è quello di purificare la propria condizione psicologica per
ritrovare quella integrità spirituale, quella scintilla divina, utile a
comprendere quella volontà universale creatrice, ispirata dal mito della
REINTEGRAZIONE.
Sul piano razionale è
impossibile comprendere ciò che non appartiene al piano quaternario, è
necessario uno sforzo mentale per lavorare sulla materia come se fosse soltanto
una rappresentazione scenografica di un pensiero, di una volontà; un messaggio.
L’interpretazione di particolari simboli, la rappresentazione rituale di alcuni
miti, aiutano menti sensibili a vivere pratiche materiali come esperienze
trascendenti mirate a quella evoluzione spirituale, capace di operare in
sintonia con la volontà universale. Ricadere continuamente sul piano della
manifestazione, soffrire psicologicamente di azioni che invece dovrebbero
riguardare soltanto il nostro piano materiale, è cosa scontata e provata
persino dai più grandi “Illuminati”. E’un lavoro logorante se non affrontato
con rigore e cognizione di causa. Cadere nello sconforto, nelle tenebre, nel
labirinto della manifestazione, è una comoda sconfitta che tutti prima o poi
sperimentiamo.
Il verbo. La vibrazione
cosmica che tutto crea e pervade, è composta da una infinità di frequenze delle
quali possiamo percepirne, attraverso i 5 sensi, solo una minima parte. Le
svariate combinazioni possibili concorrono, entro un determinato range, a
formare il piano della manifestazione, cioè tutto quello che è possibile
sperimentare attraverso gli organi sensoriali. Al di fuori di questo
intervallo, l’intuito addestrato, può intercettare ulteriori “melodie” che si
manifestano attraverso la formazione di immagini, messaggi o sensazioni.
Particolari vibrazioni, come Eoni o Emanazioni particolari dell’ente primo,
assimilabili ad onde portanti, hanno la capacità di trasportare informazioni
specifiche e tra loro coerenti. Mantralizzare alcuni suoni, farli vibrare
all’interno del nostro corpo, osservare particolari colori ed annusare
particolari aromi, serve a sintonizzare la nostra mente a ricevere specifiche
onde portanti. Rimandando ad altra sede la disamina di tecniche idonee allo
scopo, focalizzare l’attenzione dei nostri sensi su particolari Emanazioni,
chiamate nella tradizione cristiana col nome di Angeli o Arcangeli, aiuta senza
ombra di dubbio a trovare quelle risposte normalmente occultate dal velo
ingannatore del mondo manifesto.
Michael ( Mi-Ka-El o
Ma-ha-el ) “chi come Dio” o “simile a Dio”,
iconograficamente rappresentato con armatura, spada fiammeggiante o lancia ma anche con una bilancia, rappresenta
l’energia solare, attiva, cui dobbiamo attingere per combattere l’inerzia
spirituale. Questo Arcangelo rappresenta al tempo stesso la fiaccola divina che
squarcia le tenebre e difende l’uomo dalle insidie oscure dell’ignoranza quando
impugna la spada, la forza regolatrice degli opposti quando mostra la bilancia
e la cosciente determinazione a sottomettere e sconfiggere definitivamente il
male quando con la lancia trafigge il drago. La bilancia simbolo femminile,
sottolinea nella sua linearità orizzontale, l’equilibrio tra il bene ed il
male, tra il fine ed il grossolano, il rigore con cui verranno soppesate le
nostre richieste. La spada, simbolo maschile, la forza con cui l’ignoranza
viene contrastata e le fiamme che l’avvolgono la luce, conforto nel buio ma al
tempo stesso monito come fiamma di innesco alla prossima distruzione
dell’illusorio quaternario. La spada con il suo doppio filo tagliente attacca e
difende se impugnata da una mano salda guidata da una mente esperta ed equilibrata,
ma può ritorcersi pericolosamente su chi la brandisce scelleratamente per
vanagloria o fini abietti. La lancia che trafigge il male, col un allineamento
obliquo rivolto verso il basso ad indicare che l’impulso viene dall’alto,
potrebbe rappresentare la sintesi perfetta del cammino iniziatico, dove il
maschile, rappresentato dalla spada, viene equilibrato dalla temperanza
femminile, in un progredire intermedio tra cuore ed intelletto, che intuisco
nel Quattre de Ciffre risultante.
Spada - Lancia - Bilancia
La “Potenza” di Michael, è tale che un monito
è sott’inteso già nel suo nome: “Chi è come Dio”? che interpreto nel “Chi osa
chiamarmi, chi ha un animo così puro da richiedere la mia presenza?”
E’ interessante notare
che il nome di Michael è formato dalle lettere Mem-Yod-Caf seguite da
una contrazione del termine Eloim. Questa particolare combinazione risulta
essere la 42° tra quelle che formulano i 72 nomi di Dio nella tradizione
Kabbalistica ebraica. Nel libro “La Kabbalah e i 72 nomi di Dio”, Yehuda
Bergtraduce questa formula con “svelare ciò che è nascosto” sottolineando
che l’ego altera la realtà così che alla fine vediamo ciò che l’ego impone, ma
l’energia elettrica ad esempio, esprime il suo potenziale soltanto se celata in
un filo elettrico.
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Il colore che lo
rappresenta è il Giallo, il pianeta di riferimento il Sole
"MICHAEL" di IGNIS A I Loggia Abraxas (Toscana)
Sovrano Ordine Gnostico Martinista
www.martinismo.net
per informazioni: eremitadaisettenodi@gmail.com
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