IMMANUEL I:::I::: GRUPPO LONGINO-LUCE (Montava)
Nel Martinismo vi è la possibilità di compere un'opera realmente iniziatica
avvalendosi in primo luogo dei mezzi a nostra disposizione, i quali però
assumono significato solo all'interno della catena in cui si opera e solo se si
ha chiaro l'obiettivo, che è quello della Reintegrazione. Ecco perché bisogna
essere sempre lucidi e spietati nel discernere e nel filtrare il superfluo
dall'utile nel nostro lavoro. La cultura dell'esoterismo è un'acquisizione
abbastanza recente della civiltà occidentale e per noi uomini del nostro tempo
è abbastanza facile cadere nell'illusione dell'intellettualismo; la
speculazione sul simbolismo è uno strumento utile nella misura in cui funge da
propulsore alla curiosità della ricerca, ma deve esserci un limite pena il
rischio di perdersi nella selva dei cerebralismi e dei sincretismi. Il
simbolismo e la terminologia del Martinismo sono specifici e vanno in primis
utilizzati dal Martinista, tutto il resto può aiutare ma bisogna stare attenti
perché ogni sistema iniziatico ha le sue regole e le sue terminologie, inoltre
non è detto che tutte le dottrine spirituali abbiano necessariamente lo stesso
obiettivo, può essere che vi siano mete comuni, ma fino a prova contraria non
lo darei per scontato.
- Il Martinismo opera su tre livelli, cardiaco-teurgico-sacerdotale. Fin
dall'inizio del grado di Associato, sia nel lavoro individuale sia in quello
collettivo, si può notare che l'invocazione e la presenza delle Entità spirituali
chiamate Arcangeli è una presenza costante, magari più modesta per un
Associato, sicuramente via via preponderante quando ci si addentra più in
profondità nel lavoro teurgico. La tradizione prima ebraica, poi cristiana, da
cui vengono le figure angeliche, ci insegna che queste Entità divine sono
suddivise in una gerarchia, della quale gli Arcangeli, partendo dal basso,
occupano il secondo livello. Prima di essi ci sono gli Angeli e nel lavoro
individuale essi occupano un posto preponderante perché il loro ruolo è quello
di messaggeri sul piano verticale tra il Divino e le profondità dell'anima di
ogni individuo. La tradizione parla dell'Angelo Custode che funge da nume
tutelare di una persona e lo aiuta ad aprire il proprio cuore all'influsso divino.
La ricerca costante, attraverso la pratica cardiaca e la meditazione, del
contatto col proprio Santo Angelo Custode, è una pratica fondamentale per ogni
Associato e per tutti. Con la Meditazione dei 28 giorni, con le meditazioni di
Sédir e con le pratiche descritte in "Uomo Ente Magico" del nostro
Fr. Elenandro XI abbiamo una trilogia "chiavi in mano" che permette
di rendere fluida la barriera che separa il piano sensibile addormentato dal
piano spirituale, dal grado di Associato entriamo nella catena ininterrotta
dell'Eggregore martinista, posta sotto la protezione dei 7 Arcangeli, e veniamo
dotati di ulteriori strumenti che ci permettono di approfondire il nostro
contatto con L'Angelo Custode, Colui che come Virgilio con Dante nell'Inferno
ci guida nel buio e nella risalita verticale, sorreggendo insieme a noi la
lampada dell'Eremita, immagine del Fuoco Vivificante pentagrammatico. La
conoscenza intima e la comunicazione col Santo Angelo Custode (scusate la
citazione dalla Golden Dawn :) ) saranno necessarie per concederci di iniziare
il lavoro, quando sarà il momento, per chi lo vorrà, nella Via Teurgica, dove
la confidenza andrà invece presa oltre il Velo con la gerarchia degli Arcangeli
i quali non proteggono e guidano più l'individuo singolo e solitario, ma
l'Eggregore e il futuro Sacerdote, cioè l'Iniziato che in forza dei nuovi
carismi che egli stesso ha cercato, vede ora le cose da una prospettiva
diversa, non più solo dal basso verso l'alto, ma da un punto in cui vede
dall'alto al basso e al tempo stesso scruta sempre più in alto.
- Alla base del lavoro Martinista c'è la purificazione. Quando si inizia a
lavorare dalla Meditazione dei 28 giorni in poi, avrete notato che cambiano
tante cose nella propria vita, a volte in positivo, altre volte e più spesso in
negativo. È segno che il nostro lavoro non solo interiore, ma profondamente
interiore al punto di essere microcosmico e macrocosmico al tempo stesso, sta
avendo effetti, le acque sono torbide perché sono state rimescolate e il lavoro
più difficile è filtrarle per renderle sempre più limpide e calme allo scopo di
vedere in esse gli astri che si riflettono. Non bisogna mai demordere nei
momenti difficili della propria vita da Martinisti, bisogna invece farsi
coraggio e sfruttare al meglio tutte le nostre capacità di giudizio e
discernimento per separare le scorie e riunificare i frammenti di Luce in noi
presenti. Forse sarà proprio peculiarità del grado Sacerdotale restituire al
microcosmo quella Luce condensata e vivificata come Fuoco consacratore. Ripeto:
mai mollare la presa, i demoni se la ridono quando si accorgono che un
Martinista è al lavoro e accorrono come orde di scimmie per incasinare ancora
di più il caos che il Martinista sta faticosamente cercando di riordinare.
www.martinismo.net
eremitadaisettenodi@gmail.com
(non sono Martinista, :-) almeno formalmente) Accipicchia Fratello caro quanto sono vere queste Parole , specialmente le ultime, accorrono accorrono ....proprio nel commentarle adesso...
RispondiEliminaGrazie per la tua gentile attenzione.
EliminaEremita
(non sono Martinista, :-) almeno formalmente) Accipicchia Fratello caro quanto sono vere queste Parole , specialmente le ultime, accorrono accorrono ....proprio nel commentarle adesso...
RispondiEliminaCarissimo Spartako, se desideri ulteriori informazioni sul martinismo ti consiglio queste pagine www.martinismo.net oppure puoi scrivermi a eremitadaisettenodi@gmail.com
EliminaAttenzione però : l'Ostacolatore può travestirsi da Angelo di Luce.
RispondiEliminaSiamo in grado di discernere la Luce falsa da quella Vera ?