Carissimi Fratelli,
Vi propongo di inserire nei nostri umili lavori, tesi alla reintegrazione, le meditazioni integrali di Paul Sédir.
E' da questo iniziale scritto, del Fratello Sédir, che sono poi state tratte le nostre tanto amate "meditazioni dei 28 giorni".
Ecco quindi che per riscoprire l'essenza reale di questa pratica di spogliazione e rettificazione, trovo utile, per coloro che lo desiderano, intraprendere assieme questo percorso di riflessione scadenzato lungo tutto il corso dell'anno.
Vi propongo quindi la prima delle meditazioni-riflessioni la cui estensione è valevole per tutta la settimana.
Per quanto concerne come praticare, vi consiglio, se lo desiderate, la seguente pagina: La Pratica delle Meditazioni di Paul Sédir.
XIV. LA LIBERTÀ E
IL DESTINO
"Se il Figlio vi farà
liberi, sarete liberi davvero. " (Giovanni VIII, 36)
Perché? Perché
Gesù, Figlio del Padre, Dio Egli stesso, uguale allo Spirito Santo, Maestro
dello Spirito è il solo libero.
La Fatalità è la
legge della Materia e l'enigma della Scienza; la Libertà è l'essenza dello
Spirito e il mistero della Religione. Queste due forze coesistono in me, sementi
di ogni altra cosa e si bilanciano reciprocamente. Qualora obbedisco all’Io e al
Destino, per atavismo, per abitudine, per le influenze ambientali, finirò per
ridurmi in completa schiavitù, illudendomi che sono libero. Qualora resista all’Io, in apparenza mi rendo schiavo,
mi sarò invece liberato.
La Libertà mi è
promessa; ma devo imparare ad usarla. Quale terribile potere è, infatti, quello
di non trovare alcun ostacolo ai miei desideri! L'individualismo è lo sgretolando,
è la lotta, è la decomposizione, è l'unica morte reale. La schiavitù consapevole
sarà quindi la via alla Libertà.
Devo solo guardarmi
attorno per vedere come ci incateniamo, obbedendo alle passioni. Uno sguardo attento
mi mostra come io mi incatenerei ancora di più, se è per l'orgoglio di vedermi
sopra la folla che io lotto contro le mie passioni. Devo intraprendere questa
lotta in obbedienza a Dio, per il servizio di Dio, per rendermi utile agli
altri con l'Amore e l’Umiltà.
Solamente allora
io fuggo dalle reti del Destino, dalle più grossolane così come dalle più
impercettibili. Soltanto allora le mie qualità si sviluppano in direzioni
diverse, da quelle in cui erano sospinte dalle cause precedenti; ed i miei
sogni migliori saranno, un giorno, oltrepassati.
OSSERVANZA: Accettare la fatica che le circostanze mi offrono,
soprattutto se ciò mi provoca una profonda sofferenza.
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