IMMANUEL I:::I::: GRUPPO LONGINO (Mantova)
"Gli
Angeli, compresi gli Angeli custodi vivono e si muovono esclusivamente nella verticale.
La salita e la discesa costituiscono la legge della loro vita, il loro
respiro. Essi salgono verso Dio; e discendono verso l'umanità "
(Anonimo,
"Meditazioni sui Tarocchi", Arcano XIV)
Così si intitola una traccia dell’album di esordio della
band post-rock canadese A Silver Mt. Sion. E’ un pezzo strumentale che riesce
ogni volta ad evocare, nella mia mente, vuoi per il titolo, vuoi per le
atmosfere, l’immagine di Angeli che in cerchio attorno a me stendono le loro
ali a protezione dalle perturbazioni ostili. In sé il brano non credo abbia
particolari significati esoterici, ma la musica, come le altre forme d’arte, ha
il potere di costruire collegamenti sottili che a volte superano la semplice
emotività. Così mi piacerebbe trasmettere questo senso di intimità spirituale
legato alla presenze delle figure angeliche, in particolare di quelle
conosciute come Angeli Custodi.
Partiamo dagli elementi che ci fornisce a riguardo la
Tradizione. Il concetto di Angelo in quanto intermediario e consigliere
dell’uomo nel suo cammino verso Dio è di origine ebraica, tuttavia la scienza
dell’angelologia e la suddivisione delle entità angeliche in gerarchie e ordini
trova la sua origine nell’opera “De Coelestis Hierarchia” dello Pseudo-Dionigi
l’Areopagita. L’opera fu di ispirazione ai Padri della Chiesa nella riflessione
teologica sugli Angeli e il culto degli Angeli, in particolare degli Angeli
Custodi, si affermò a partire da queste riflessione nella Chiesa Cattolica e
Ortodossa. Vorrei soffermarmi in particolare sulla figura dell’Angelo Custode
perché il lavoro martinista assume una certa importanza. Sgombriamo però subito
il campo da facili sentimentalismi che non appartengono al nostro metodo.
Dimentichiamoci gli angioletti new age dai colori pastello, tutti profumi di
rosa, campanellini e candeline colorate, dimentichiamoci gli angeli che
rispondono ad ogni nostra più futile richiesta. Le entità angeliche sono reali
e accompagnano il viaggio dell’uomo nel mondo delle tenebre e nel suo percorso
di Reintegrazione da sempre, sempre sono stati presenti nelle Tradizioni che,
secolo dopo secolo, millennio dopo millennio, sono confluite nel corpus
dottrinale iniziatico di cui oggi i martinisti fruiscono in maniere non sempre
consapevole, a volte in maniera drammaticamente inconsapevole rispetto a quanto
la tanta vituperata religione invece fa. Le potenze angeliche esistono come
specchio della Grazia di Dio per aiutare l’uomo nel suo lungo e difficile
cammino di Reintegrazione e laddove si scelga di percorrere un cammino
iniziatico strutturato come il Martinismo, diventa necessario imparare a
prendere coscienza e poi contatto col proprio Angelo Custode. Per cercare di
chiarire la profondità del rapporto con esso affido i lettori alla lettura di
un passaggio dell’ermetista cattolico e martinista Valentin Tomberg, il quale
parla dell’Angelo Custode come quell’entità intermediaria che, totalmente
focalizzata sulla missione di supporto all’evoluzione spirituale dell’uomo ad
essa affidato, mossa dall’Amore, aiuta l’uomo a ricostruire la propria
somiglianza con Dio, ovvero tutte le funzioni divine perse con la Caduta e la
Prevaricazione. Il rapporto tra l’uomo e il proprio Angelo non è però scontato,
l’uomo infatti, costituito a immagine di Dio, è totalmente libero nelle sue
scelte, anche libero di ignorare la propria Reintegrazione. In altre parole il
rapporto e la comunicazione col Santo Angelo Custode va attivamente ricercato e
deve divenire totalmente intimo e profondo, solo così l’Angelo aiuterà l’uomo a
costruire le proprie “ali” sottili, due superiori e due inferiori, che gli
consentiranno di cavalcare le correnti astrali ed eteriche e di risalire la
scala della Reintegrazione. Quando il cercatore avrà costituito le proprie ali
angeliche, l’Angelo Custode avrà esaurito la propria missione e verrà liberato,
consentendo all’iniziato di fare un salto di livello e di proseguire il proprio
cammino con l’aiuto di un’altra entità angelica di livello superiore. Belle
immagini. La realtà però è più amara. Spesso il cammino iniziatico infatti
viene affrontato nella drammatica convinzione che il cercatore sia una sorta di
superuomo che deve contare solo sulle proprie forze “nascoste” da qualche
parte, prima di essere degno di accedere al mondo divino e comandare a proprio
piacimento le entità angeliche. Questa è l’immagine più scontata che molti
hanno della Teurgia. Il punto è che questo modo di vedere le cose è dannoso per
il cammino iniziatico perché parte dal presupposto che l’uomo è un reietto e
non ha altra possibilità che non le sue stesse forze per risalire la china e
che Dio è una sorta di divinità babilonese o epicurea segregata nell’empireo
cielo e disinteressata alla sorte umana. Questa visione delle cose, oltre ad
essere disallineata dal continuum cristiano di cui il Martinismo è parte
integrante, è operativamente inerte in quanto non tiene conto della lettera
Shin. Non esiste un ricettario specifico
per ricercare questa comunione col proprio nume tutelare, con questo
catalizzatore spirituale di primaria importanza che è l’Angelo Custode,
esistono però gli strumenti della Via Cardiaca, la quale, come ampiamente
delineato nei nostri ambienti, è la premessa e la base del cammino martinista.
Certo, la Via Cardiaca si costruisce giorno dopo giorno
con la consapevolezza della purificazione, la quale deve necessariamente
coinvolgere tutte le sfaccettature dell’ente uomo, solo la purificazione può
condurre alla pratica della vera Preghiera, la quale consente di abbattere le
barriere del pantano inferiore. Anche in questo vale la regola che non esiste
uno specifico ricettario, gli stessi strumenti rituali forniti dal Martinismo
diventano operativi solo se alla base c’è la volontà della purificazione, la
ricerca attiva dei metodi per renderla possibile e il regime della disciplina
per compierla. Così l’efficacia nella concentrazione rende possibile il
controllo della propria mente e apre le porte alla visione di ciò che c’è oltre
il silenzio dei pensieri; la preghiera oltre il flusso caotico dei pensieri
volontari e involontari è preghiera autentica e attiva, preghiera di cuore e
non di cervello, preghiera che sale ai piani divini e ritorna all’uomo in
Spirito e Grazia. E’ qui che l’Angelo Custode risponde alla chiamata e tende la
mano all’uomo che sa e vuole accettarla. Mi stupisco sempre di come certuni
sminuiscano la Via Cardiaca considerandola come alternativa noiosa ad altre
pratiche, poiché la Via Cardiaca è il passaggio unico ed inevitabile per
operare con la Via Teurgica, la quale non è una dimostrazione di potenza ma un
profondo bagno di umiltà e purificazione che consente, con l’aiuto della
Grazia, di entrare in contatto con quelle forze divine che sono il veicolo
mercuriale dello Spirito Santo. Chi fa Teurgia senza passare dalla
purificazione e dalla vera preghiera si addentra in un mondo di tenebra dove le
entità incontrate sono tutto fuorché entità angeliche.
L'attività cardiaca della preghiera e della meditazione
deve indubbiamente partire da atti esteriori e consci, ma la costante e
volontaria ripetizione temprata dalla disciplina di tali atti deve condurre
alla transizione dal conscio all'inconscio. Spesso nelle disquisizioni sulla
Via Cardiaca si sente parlare di "preghiera del cuore", la quale
dovrebbe indicare nello specifico quell'insieme di pratiche tipiche del
monachesimo cristiano orientale volte alla ripetizione mantrica di una certa
breve preghiera. Ebbene, una certezza di tale pratica è che la vocalizzazione
della preghiera (o mantra) diminuisce via via di percettibilità uditiva e mano
a mano che la preghiera viene interiorizzata e veicolata nel plesso cardiaco
diviene più profonda fino a superare i limiti della percezione, della coscienza
e della mente aprendosi all'infinito universo della preghiera costante. San
Paolo nella prima Lettera ai Tessalonicesi scrive "Pregate
ininterrottamente" (1Ts, V, 17), e noi vogliamo arrivare allo stato
vibrante e luminoso della preghiera costante che ci permette di spingere in
alto vero il mondo divino proiettandoci tramite le ali astrali ed eteriche generate
dal lavoro cardiaco e al tempo stesso di tornare in basso accogliendo gli
influssi provenienti dal mondo divino. L'Angelo Custode ci conduce per mano
insegnandoci ad usare queste ali sottili per percorrere con successo la via
verticale e non sbandare sul piano orizzontale. Per camminare e muoverci sul
piano orizzontale abbiamo infatti le gambe e le braccia, che simboleggiano
appunto l'azione in piano. La volontà che agisce solamente nella dimensione
orizzontale è una volontà cristallizzata che ha bisogno di essere posta in fase
dinamica e fluida dalla risalita sul piano verticale. La ritualità illuminata
dalla preghiera cardiaca realizza l'equilibrio tra orizzontale e verticale.
L'uomo che tende solo alle fatiche della ritualità esteriore non pone in
movimento la propria volontà e non coglie che un pallido riflesso della Luce
proveniente dai mondi divini, mentre l'uomo che tenta un puro slancio verticale
rischia seriamente di movimentare correnti provenienti dal basso senza farsi
trasportare dalle correnti provenienti dall'alto, il che può condurre allo
sbando e alla deriva nel caos dei piani inferiori dove pullulano larve e forme
illusorie.
Mi sento, alla luce di ciò, di dare qualche consiglio per
ai FF e SS che stanno compiendo come me il loro viaggio:
-
cerca l'intimità col
tuo Santo Angelo Custode, è qualcosa che si costruisce giorno per giorno ma
solo se la si cerca a partire dalle piccole cose. Egli è il guardiano della tua
coscienza più profonda e prima di trovarlo in maniera traumatica è bene
avvicinarsi a piccoli passi partendo anche da atti esteriori. Chiedigli aiuto
ma senza sforzare la tua fantasia o imbarcarti in strane visualizzazioni,
rischieresti solo di trovarti a vagare in territori dove creature di vario tipo
sono pronte ad ingannarti pur di carpirti anche un solo baluginio della Luce
divina che alberga nei Figli immagine di Dio.
-
Ricordati che il tuo
lavoro nella catena Martinista è sorretto, nutrito e tutelato da molte forze,
ma nulla vale se non applichi la volontà nell'umiltà con la retta intenzione.
L'Angelo Custode esiste primariamente per aiutarti a scoprire quale sia la
retta intenzione e per sostenerti quando fai fatica ad essere abbastanza umile
e paziente, ma la volontà è solo farina del tuo sacco ed è funzione della tua
libertà in quanto Figlio di Dio.
-
Esercitati a
controllare la tua mente e a non esserne mai schiavo. Fallo in ogni istante
della tua vita, impara ad osservare il fluire della tua mente. È difficile ma
puoi farcela. Basta un istante per accorgersi di quanto la mente vada per conto
suo, fai tesoro di quel singolo istante e usalo come modello per i tuoi sforzi.
Non devi eliminare la mente, la devi controllare, devi imporre alla mente di
aiutarti quando serve e di farsi da parte quando è il momento. I Figli di Dio
vivono in tutte le dimensioni dell'essere, come ci ha insegnato S. Paolo,
quindi devono dedicare la giusta importanza ad ogni parte perché la presenza
dell'uomo nel Creato è la prova che Dio ha stabilito una dimora di Luce nelle
tenebre.
-
Prega senza sosta.
-
"Invoca
spesso" (cit. zio Al)
"Non ti accadrà alcun male, né piaga alcuna si
accosterà alla tua tenda. Poiché egli comanderà ai suoi Angeli di custodirti in
tutte le tue vie. Essi ti porteranno nelle loro mani, perché il tuo piede non
inciampi in alcuna pietra. Tu camminerai sul leone e sull'aspide, calpesterai
il leoncello e il dragone" (Sal
91, 10-13)
"Ma se presso a lui vi è un angelo, un interprete,
uno solo fra mille, che mostri all'uomo il suo dovere, Dio ha pietà di lui e
dice: "Risparmialo dallo scendere nella fossa; ho trovato il riscatto per
lui". (Gb 33, 23-24)
"Norme per la conquista della terra promessa
Ecco, io mando un Angelo davanti a te per vegliare su di
te lungo la via, e per farti entrare nel luogo che ho preparato" (Es 23, 20)
www.martinismo.net
eremitadaisettenodi@gmail.com
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