Carissimi Fratelli ed Amici Fraterni,
In occasione di questo nascente nuovo anno vi propongo di inserire nei nostri umili lavori, tesi alla reintegrazione, le meditazioni integrali di Paul Sédir.
E' da questo iniziale scritto, del Fratello Sédir, che sono poi state tratte le nostre tanto amate "meditazioni dei 28 giorni".
Ecco quindi che per riscoprire l'essenza reale di questa pratica di spogliazione e rettificazione, trovo utile, per coloro che lo desiderano, intraprendere assieme questo percorso di riflessione scadenzato lungo tutto il corso dell'anno.
Vi propongo quindi la prima delle meditazioni-riflessioni la cui estensione è valevole per tutta la settimana.
Per quanto concerne come praticare, vi consiglio, se lo desiderate, la seguente pagina: La Pratica delle Meditazioni di Paul Sédir.
VII.
IL ROVESCIO DELLA FORTUNA
“E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco
entri nel Regno di Dio”. (Marco, X, 25)
La ricchezza è un dono del
Genio della Terra; dal punto di vista di Dio essa è una prova delle più
pesanti. Perderla è come essersi sbarazzati di un bagaglio ingombrante.
Tuttavia le parabole del Vangelo mi insegnano che i ricchi non dovrebbero
sottrarsi alla responsabilità della loro condizione, e tantomeno congelare le
loro ricchezze per paura o per evitare la fatica. Un milionario non dovrebbe
pertanto declassarsi; sarebbe preferibile che ciascuno mantenesse il proprio
ruolo secondo le convenzioni sociali e mondane. Inoltre una famiglia ricca ma
caritatevole non accumula: al contrario dona. D’altro canto perché non subire
delle perdite per motivi nobili? Fin troppo spesso ci roviniamo per motivi
disonorevoli.
Se mi capita di trovarmi in
rovina per mio errore, allora dovrò soltanto rimettermi all’opera con
pentimento e coraggio. Se sono rovinato a causa del mio idealismo e per la
beneficenza fatta, allora la pace del mio cuore mi donerà conforto. Se la
perdita è stata provocata da una serie di circostanze, allora saprò vedere la
sfortuna come fosse un tonico potente. Quando l’oro affluisce non siamo troppo
propensi a credere che sia solo merito nostro? Non siamo troppo orgogliosi
delle nostre capacità finanziarie, e non dovremmo invece evitare di disprezzare
i meno fortunati?
Tutti gli uomini fanno parte
senza saperlo e, quasi sempre, senza volerlo di un disegno della Provvidenza,
compreso il più avido profittatore e speculatore, così come il più maldestro
negli affari. Ci saranno sempre ricchi e poveri, fino a quando gli uomini non
impareranno ad amarsi tra loro. Un milionario può essere povero dal punto di
vista dello Spirito, ma se non si considererà altro che il semplice gestore
delle sue ricchezze, sarà più vicino alla Verità del mendicante invidioso e
pieno di odio.
OSSERVANZA: Non prendere mai come pretesto che sei a corto di denaro per rifiutare un
aiuto.
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