Vi è una profonda confusione
attorno a cosa significhi realmente percorrere un sentiero iniziatico.
Molti, fin troppi, ritengono che un percorso
iniziatico abbia la possibilità, quasi fosse un talismano o un amuleto, di
impedire il danno che ogni avversità , ogni contingenza della vita o semplice
accidente si abbatta su noi stessi.
“Percorro un sentiero, se esso è
potente niente mi accadrà.” Questo, consapevolmente o inconsapevolmente, è il
pensiero che anima molti che decidono di percorre, o ritengono di percorre, la
via.
Purtroppo non è così. Un cammino
iniziatico ha come finalità quella di proporre una nuova prospettiva di lettura
degli accadimenti. Al contempo, se reale, offrirà al neofita strumenti ed arte
per comprendere, elaborare e trasformare quel novero di impressioni,
sensazioni, stati d’animo, energie ed elementi che sono la risultante del
nostro relazionarci con il mondo tutto.
Iniziazione, come suggerisce il
termine, è dare vita ad un nuovo percorso. Questo non si svolge nei meandri
cunicolari della nostra fantasia, non ha come finalità offrirci un’assicurazione
contro gli imprevisti della vita (che a ben vedere tanto imprevisti non sono) e
neppure di calmare, per sua sponte, la sovrasensibilità della nostra anima.
L’iniziazione è la vita
consapevolmente vissuta, e la vita consapevolmente vissuta è iniziazione.
Le antiche scuole tradizionali d’oriente
e di occidente, accoglievano all’ombra ristoratrice dei propri templi solamente
coloro che avevano raggiunto una matura stabilità nella vita. Coloro che erano
in grado di accettare o rinunciare consapevolmente quanto accadeva o quanto si
offriva loro.
L’iniziato accetta (l’Appeso)
quanto la casualità e la causalità del mondo quaternario predispongono nella
ragnatela degli eventi. L’iniziato (Gli Amanti) rinuncia a quanto è dissonante
con il percorso spirituale che ha scelto. L’intera vita non è altro che un
luogo dove apprendere o dove subire. La differenza fra questi due modi di porsi
risiede in una duplice comprensione:
1. Quanto accade è già accaduto e
accadrà a miliardi di nostri simili.
2. L’edificazione del nostro spazio interiore è
tanto più reale, quanto maggiore sarà la nostra capacità di non lasciarci
influenzare dagli accadimenti e trasmutare quest’ultimi in esperienza
super-sostanziale.
Non vi è altro. Solamente il chiedersi perché ho scelto un
percorso.
Carissimi amici ed amati fratelli molti nobili istituzioni
ammoniscono attorno alla necessità di lasciare i metalli fuori dal tempio. Non
si riferiscono certamente ai pochi denari, monili o vanità di cui ci addobbiamo,
quanto a quei dinamismi psichici e sottili che ci legano ad essi e a ciò che
rappresentano. Meccanismi e dinamismi di
cui siamo sovente inconsapevoli, e che agiscano durante l’intero ciclo della
manifestazione per legarci in uno stato ipnotico. Quanto avviene trova causa
nella nostra ignoranza e pigrizia. Nella nostra non volontà di effettuare una
scelta o di essere tiepidi innanzi a noi stessi. Purtroppo, per me e per tutti
noi, non si nuota con una gamba sola. Purtroppo, per me per tutti noi, niente
ci viene regalato ma tutto è frutto di quella benevola sofferenza che nasce
dalla nostra volontà di cambiare noi stessi in prospettiva del nostro fine
supremo: La Conoscenza.
Nel nostro giardino interiore germoglierà e frutterà solamente
quanto abbiamo seminato; e colui che semina ansia e frustrazione per tutta la
vita si ciberà di tali malevoli frutti.
Elenandro XI Superiore Incognito Iniziatore
Elenandro XI Superiore Incognito Iniziatore
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