sabato 31 dicembre 2016

Il Sentiero Iniziatico

Vi è una profonda confusione attorno a cosa significhi realmente percorrere un sentiero iniziatico.
 Molti, fin troppi, ritengono che un percorso iniziatico abbia la possibilità, quasi fosse un talismano o un amuleto, di impedire il danno che ogni avversità , ogni contingenza della vita o semplice accidente si abbatta su noi stessi.
“Percorro un sentiero, se esso è potente niente mi accadrà.” Questo, consapevolmente o inconsapevolmente, è il pensiero che anima molti che decidono di percorre, o ritengono di percorre, la via.
Purtroppo non è così. Un cammino iniziatico ha come finalità quella di proporre una nuova prospettiva di lettura degli accadimenti. Al contempo, se reale, offrirà al neofita strumenti ed arte per comprendere, elaborare e trasformare quel novero di impressioni, sensazioni, stati d’animo, energie ed elementi che sono la risultante del nostro relazionarci con il mondo tutto. 
Iniziazione, come suggerisce il termine, è dare vita ad un nuovo percorso. Questo non si svolge nei meandri cunicolari della nostra fantasia, non ha come finalità offrirci un’assicurazione contro gli imprevisti della vita (che a ben vedere tanto imprevisti non sono) e neppure di calmare, per sua sponte, la sovrasensibilità della nostra anima.
L’iniziazione è la vita consapevolmente vissuta, e la vita consapevolmente vissuta è iniziazione.
Le antiche scuole tradizionali d’oriente e di occidente, accoglievano all’ombra ristoratrice dei propri templi solamente coloro che avevano raggiunto una matura stabilità nella vita. Coloro che erano in grado di accettare o rinunciare consapevolmente quanto accadeva o quanto si offriva loro.
L’iniziato accetta (l’Appeso) quanto la casualità e la causalità del mondo quaternario predispongono nella ragnatela degli eventi. L’iniziato (Gli Amanti) rinuncia a quanto è dissonante con il percorso spirituale che ha scelto. L’intera vita non è altro che un luogo dove apprendere o dove subire. La differenza fra questi due modi di porsi risiede in una duplice comprensione:
1. Quanto accade è già accaduto e accadrà a miliardi di nostri simili.
2.  L’edificazione del nostro spazio interiore è tanto più reale, quanto maggiore sarà la nostra capacità di non lasciarci influenzare dagli accadimenti e trasmutare quest’ultimi in esperienza super-sostanziale.
Non vi è altro. Solamente il chiedersi perché ho scelto un percorso.
Carissimi amici ed amati fratelli molti nobili istituzioni ammoniscono attorno alla necessità di lasciare i metalli fuori dal tempio. Non si riferiscono certamente ai pochi denari, monili o vanità di cui ci addobbiamo, quanto a quei dinamismi psichici e sottili che ci legano ad essi e a ciò che rappresentano.  Meccanismi e dinamismi di cui siamo sovente inconsapevoli, e che agiscano durante l’intero ciclo della manifestazione per legarci in uno stato ipnotico. Quanto avviene trova causa nella nostra ignoranza e pigrizia. Nella nostra non volontà di effettuare una scelta o di essere tiepidi innanzi a noi stessi. Purtroppo, per me e per tutti noi, non si nuota con una gamba sola. Purtroppo, per me per tutti noi, niente ci viene regalato ma tutto è frutto di quella benevola sofferenza che nasce dalla nostra volontà di cambiare noi stessi in prospettiva del nostro fine supremo: La Conoscenza.

Nel nostro giardino interiore germoglierà e frutterà solamente quanto abbiamo seminato; e colui che semina ansia e frustrazione per tutta la vita si ciberà di tali malevoli frutti.

Elenandro XI Superiore Incognito Iniziatore

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