domenica 14 maggio 2017

XXI. LE TENTAZIONI DI CRISTO (un anno un percorso)



Carissimi Fratelli,

Vi propongo di inserire nei nostri umili lavori, tesi alla reintegrazione, le meditazioni integrali di Paul Sédir. 
E' da questo iniziale scritto, del Fratello Sédir, che sono poi state tratte le nostre tanto amate "meditazioni dei 28 giorni". 
Ecco quindi che per riscoprire l'essenza reale di questa pratica di spogliazione e rettificazione, trovo utile, per coloro che lo desiderano, intraprendere assieme questo percorso di riflessione scadenzato lungo tutto il corso dell'anno.

Vi propongo quindi la prima delle meditazioni-riflessioni la cui estensione è valevole per tutta la settimana. 
Per quanto concerne come praticare, vi consiglio, se lo desiderate, la seguente pagina: La Pratica delle Meditazioni di Paul Sédir.

XXI. LE TENTAZIONI DI CRISTO

"e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana. Stava tra le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.” (Marco I, 13)

L'uomo può farsi del male, per propria causa o spinto da un agente esterno. Questo agente può essere la seduzione naturale di una creatura, o un attacco di un seguace dell’oscurità. Quest'ultimo caso, abbastanza raro, si verifica solamente nei discepoli molto progrediti; e tuttavia tra i santi, a mala pena, ci sono solamente due o tre su cui è disceso l'alone malvagità del grande Ribelle. Gesù è l'unico "uomo" contro il quale Satana ha agito apertamente.
Satana, per attaccarlo, si circondò dell'elite infernale. Questo perché tutte le creature dovrebbero essere poste almeno una volta in presenza del Verbo, in modo che possano scorgere in esso la Verità; in quanto nessuno è perduto per sempre.
L'uomo che per la prima volta compie qualcosa di nuovo, spende molte energie e si da un sacco di pene, ma i suoi imitatori lo potranno copiare con minor sforzo.  E questo è il motivo per cui, nel corso della Sua vita conosciuta, e a quanto sappiamo anche della sua vita sconosciuta grazie ai lampi che hanno rischiarato le tenebre, il Cristo ha pagato per tutti i tipi di atti che l'essere umano potrà mai avere a compiere. E’ per questo che ha sofferto tutti i possibili stati dell’animo. E’ per questo che ha pensato a tutte le scienze, a tutte le invenzioni, a tutti i capolavori. E’ per questo che Egli è asceso su tutte le vette ed ha attraversato tutte le paludi. E’ per questo che Egli è stato ovunque.
Qualsiasi circostanza, anche la più inaspettata, contiene una grande quantità di  elementi di vecchi accadimenti; inoltre l'avversario che incontro non ha mai che una forza quasi uguale alla mia; infine, qualunque sia lo sforzo o lotta che sorgono, Cristo ha già effettuato l’uno e sostenuto l'altra, certamente, poiché Egli è venuto solo per questo.

OSSERVANZA: Nelle mie paure, nelle mie perplessità, nel mio terrore, chiamerò con calma e con  fiducia Colui che, duemila anni fa, in anticipo, ha subito tutto per me.

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