domenica 8 ottobre 2017

XLI. MORTE E RESURREZIONE DI GESÙ (un anno un percorso)



Carissimi Fratelli,
Vi propongo di inserire nei nostri umili lavori, tesi alla reintegrazione, le meditazioni integrali di Paul Sédir.E' da questo iniziale scritto, del Fratello Sédir, che sono poi state tratte le nostre tanto amate "meditazioni dei 28 giorni".Ecco quindi che per riscoprire l'essenza reale di questa pratica di spogliazione e rettificazione, trovo utile, per coloro che lo desiderano, intraprendere assieme questo percorso di riflessione scadenzato lungo tutto il corso dell'anno.Vi propongo quindi la prima delle meditazioni-riflessioni la cui estensione è valevole per tutta la settimana.Per quanto concerne come praticare, vi consiglio, se lo desiderate, la seguente pagina: La Pratica delle Meditazioni di Paul Sédir.

XLI. MORTE E RESURREZIONE DI GESÙ

«Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio» (Luca XXIII, 46)

Il mio transito attuale è il mio campo di battaglia e il mio laboratorio. I sommovimenti delle mie passioni tendono a tradursi in atti; sentono il bisogno di incarnarsi per sopravvivere, e si indignano se non mi sono preoccupato di costruire loro un corpo ben concreto. Successivamente questa esistenza materiale, che io dono a queste essenze immateriali, reagisce all'interno di questo mondo, su questo imponderabile che le ha viste nascere. Ma la Legge originale  e generale,  è che nulla avviene nel visibile che non sia già nell’invisibile. All’interno di una malattia, di una società, di una rivoluzione, i fenomeni visibili, le rappresentazioni, i processi, i discorsi sono marionette che sono mossi da una mano nascosta.
Poiché il Cristo ha voluto donare al mondo un esempio vivente, Egli  si è sottomesso alla legge del mondo che, Egli stesso, prima di ogni tempo aveva promulgato; Le sue mani hanno lavorato, Egli ha sofferto nel Suo corpo e tutti hanno ricevuto la Sua visita, persino nel regno dei morti. La morte è una dea vivente e la più forte; trionfa su tutte le sue sorelle immortali, fino all’unica notte dove ha conosciuto la prima sconfitta. Anche essa ha dovuto obbedire al suo Signore; Egli ha reso possibile che l’attesa degli antichi Giusti avesse fine, e che essi potessero ascendere al Cielo; è stato necessario per rendere possibile la futura risurrezione della carne, quella misteriosa trasmutazione dei nostri corpi grossolani ed infermi, in corpi imperituri e radiosi.
Per quanto sia oscura la tenebra dove giace dormiente la creazione, alcune albe sporadicamente la rischiarano; Essa cammina attraverso le lotte, le divisioni, gli eccessi che si alternano, avanza verso l’armonia e la pace. C'è solo un Maestro: Colui che ha disegnato tutti i piani, raccolto tutte le matasse, attraversato tutti i percorsi; Colui al quale tutto è obbligato ad obbedire; ma che vuole da me, perché Egli mi ama, niente altro che l'obbedienza dell’amore; che è disceso fino a me per mostrarmelo, e, che infine, è ripartito verso le Sommità invitandomi a seguirlo.

OSSERVANZA: Ogni mattina io penserò a delle cose cattive in me che sono morte durante la notte, e che io sono rinato maggiormente puro grazie ad un nuovo sforzo.




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