domenica 8 luglio 2018

IL RASOIO DI OCCAM


Guglielmo di Occam (William of Ockham) èstato un frate francescano inglese vissuto nel Basso Medioevo a cavallo tra il XIII e il XIV secolo. Filosofo e teologo di notevole spessore, compose diverse opere e scritti che lo posero prestoin contrasto con le strutture religiose dell’epoca, tanto che subì un processo perun’accusa di eresia e successivamente fu anche oggetto di scomunica papale.
L’origine della rottura con la Chiesa è da ricercare nella sua considerazione del ruolo della Chiesa e del Papa nella societa’ del tempo. Secondo Occam, l’uomonon guadagna la salvezza per i meriti delle sue azioni, ma tramite la sola Grazia di Dio. Da questo punto di vista continuava l’idea di Duns Scoto, mentre il più illustre seguace fu, come e’ noto, qualche secolo più tardi, Martin Lutero.Essendo la Chiesa superflua per la ricerca di Dio da parte dell’uomo, il Papa stesso non era il mezzo di intercessione tra l’uomo e Dio, ma il primo servitore della comunità dei fedeli cristiani, quale lui considerava la Chiesa. Come conseguenza, anche il potere temporale del Papa era da lui messo in discussione, anzi, richiamava la Chiesa tutta al ritorno alla povertà originale. Si salvo’ dall’accusa di eresia fuggendo sotto la protezione dell’Sacro Romano Impero dove ricevette una scomunica; non riusci’ a ricucire il rapporto con la gerarchia ecclesiasticaprima di morire.
Il religioso inglese rimane comunque noto ai più per il concetto del “rasoio” appunto “di Occam”. Esistono diverse formulazioni dipendentemente dalle fonti; le piu’ comuni sono le seguenti:
          “Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem”
(Non moltiplicare gli elementi più del necessario)

          “Pluralitas non est ponenda sine necessitate”
(Non considerare la pluralità se non è necessario)

          “Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora”
(È inutile fare con più ciò che si può fare con meno)

Appare chiaro come il postulatosi prestibene ad una interpretazione superficiale, la quale porta a semplificare sempre e comunque; tutto ciò che non risulta immediatamente evidente e necessario può(anzi deve)essere omesso, deve essere “tagliato”.Ovviamente, analizzando l’idea di Occame il tempo in cui visse, si può facilmente capire come il suo scopo non fosse quello di postulare una tale semplicisticaidea.
Purtroppo, il principio èstato ed è ancora utilizzato molto spesso in maniera strumentaleper rigettarequalsiasi idea non sia immediatamente evidente e dimostrabile. Così il principio è diventato strumentale ad un certo dogmatismo di cui ancora oggi non ci siamo liberati.
È diventato uno strumento per rigettare teorie scomode e far accettare facilmente soluzioni di comodo ai molti. La motivazione dichiarata si appoggia sulla necessità di semplificazione (citando il rasoio di Occam), in quanto la teoria o argomento o approccio proposti offrono elementi non necessari o sono essi stessi superflui.Esistono teorie secondo cui tale approccio faccia parte di un tentativo di mantenere lo status quo da parte di pochi. E’ comunque evidente che dall’altra parte la massa si trova a proprio agio con tale approccio, in quanto trova confortonel rassicurante insieme di regole definite e accettate, supportate da un falso pragmatismo.
Probabilmente gli effetti più nefasti di un tale approcciosi sono avuti nella scienza. Ogni teoria rivoluzionaria è stata inizialmente additata come non scientifica (o addirittura come stregoneria), a volte per miopia a volte con dolo. Gli esempi potrebbero essere tantissimi, basti citare il dualismo onda-particella teorizzato da Albert Einstein, alla base della meccanica quantistica moderna o alla teoria secondo cui la terra fosse tonda, che pose Galileo Galilei in una posizione di sicuro non comoda.
Se guardiamo ai giorni nostri, esiste ancora una forte tendenza ad ostracizzare ciò che di veramente innovativo venga proposto. Una delle obiezioni in cui viene sbandierato il rasoio di Occam è che un certo concetto nasce da ragionamenti non lineari. A questo proposito, il dott. Edward De Bono ha coniato il termine “pensiero trasversale” (a volte chiamato laterale) per indicare quei processi mentali che, passando tramite vie traverse, permettono di arrivare ad una soluzione altrimenti impossibile da trovare. La tecnica si basa sull’eliminazione dei preconcetti e dei vincoli del pensiero lineare; in questo modo viene stimolata la creatività che permette un tipo di ragionamento diverso.
Il rasoio di Occam viene anche utilizzato come teoria a sostegno dell’ateismo, si fa leva su di esso per confutare l’esistenza di Dio stesso. “Dioè una delle sovrastrutture mentali umane, e, in quanto tale, e’ un concetto da tagliare”. Non e’ scopo di questa breve reflessione scendere nei dettagli delle ragioni e implicazioni filosofiche di tali affermazioni in quanto affrontate da diversi filosofi nel corso del tempo. Si vuole invece mettere in luce il fatto che il rasoio di Occam, data la sua formulazione, e’ uno strumento che puo’ essere utilizzato per dimostrare tutta una gamma di idee che molto probabilmente nulla hanno a che vedere con ilreale pensiero di chi lo formulo’. Charlie Munger disse una volta: “Ad un uomo con un martello ogni cosa sembra un chiodo”.
A questo punto, facendo uno sforzo per cercare di capire cosa potesse intendere davvero il filosofo inglese, si puòpartire considerandoche Occam era comunque un religioso vissuto nel tardo Medioevo.
In tale periodo, il fiorire di speculazioni teologiche e le teorie attorno alla figura di Dio erano innumerevoli. Come anticipato, Occam sosteneva che bisognava semplificare il modo di cercare (rapportarsi a) Dio. Bisognava quindi tagliare le sovrastrutture, le teorie più o meno fantasiose, le speculazioni o deduzioni logiche che non sarebbero servite all’uomo nella reale ricerca della conoscenza del Divino.Il filosofo e’ vissuto inoltre nel mezzo della lotta tra impero e papato, in cui egli aveva sposato la causa dell’impero. La Chiesa, il Papa e lo stesso potere temporale del Papa erano quindi altre sovrastrutture da tagliare, a cui applicare appunto il rasoio.
Il pragmatismo del pensiero di Occam sta principalmente nel fatto che non servono ulteriori teorie oltre la verità rivelata dal Cristo e che la realtà assoluta non e’ quella rappresentata dalla Chiesa. Non e’ necessario sviluppare altre idee o ricercare ulteriori spiegazioni logiche. Occam era un sostenitore della separazione tra la verità della ragione e quella soprannaturale. L’uomo deve quindi liberarsi da tutte le sovrastrutture sia materiali che mentali, per aprirsi all’intimo dialogo con Dio, affinché, tramite la fede, possa ottenere la conoscenza solo per Grazia di Dio. Ecco quindi che l’uomo deve spogliarsi di tutti i preconcetti, deve abbandonare il pensiero logico e la razionalità, in quanto la conoscenza di Dio deve venire dalla sperimentazione. Sperimentazione che nulla ha a che vedere con gli esperimenti scientifici, ma è esperienza che viene dal rapporto diretto dell’uomo con la propria fede. Volendo riformularecredo si possa affermare che semplicemente il frate volesse indicare un percorso di spoliazione (semplificazione) e di conoscenza di sé stesso (dell’uomo al centro del rapporto con Dio) per arrivare alla Gnosi.
A ben guardare si potrebbe dire che il pensiero del rasoio di Occam è stato vittima di una cattiva applicazione di sé stesso. È stato decontestualizzato, e’ stato tagliato il necessario background storico e ogni approfondimento attorno alla sua formulazione, ottenendo una legge di comportamento semplicistica.



IL RASOIO DI OCCAM
ELIAS A I GRUPPO LONGINO (MANTOVA)


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