domenica 8 luglio 2018

"MICHAEL"


L’obbiettivo principale del Martinista è quello di purificare la propria condizione psicologica per ritrovare quella integrità spirituale, quella scintilla divina, utile a comprendere quella volontà universale creatrice, ispirata dal mito della REINTEGRAZIONE.
Sul piano razionale è impossibile comprendere ciò che non appartiene al piano quaternario, è necessario uno sforzo mentale per lavorare sulla materia come se fosse soltanto una rappresentazione scenografica di un pensiero, di una volontà; un messaggio. L’interpretazione di particolari simboli, la rappresentazione rituale di alcuni miti, aiutano menti sensibili a vivere pratiche materiali come esperienze trascendenti mirate a quella evoluzione spirituale, capace di operare in sintonia con la volontà universale. Ricadere continuamente sul piano della manifestazione, soffrire psicologicamente di azioni che invece dovrebbero riguardare soltanto il nostro piano materiale, è cosa scontata e provata persino dai più grandi “Illuminati”. E’un lavoro logorante se non affrontato con rigore e cognizione di causa. Cadere nello sconforto, nelle tenebre, nel labirinto della manifestazione, è una comoda sconfitta che tutti prima o poi sperimentiamo.
Il verbo. La vibrazione cosmica che tutto crea e pervade, è composta da una infinità di frequenze delle quali possiamo percepirne, attraverso i 5 sensi, solo una minima parte. Le svariate combinazioni possibili concorrono, entro un determinato range, a formare il piano della manifestazione, cioè tutto quello che è possibile sperimentare attraverso gli organi sensoriali. Al di fuori di questo intervallo, l’intuito addestrato, può intercettare ulteriori “melodie” che si manifestano attraverso la formazione di immagini, messaggi o sensazioni. Particolari vibrazioni, come Eoni o Emanazioni particolari dell’ente primo, assimilabili ad onde portanti, hanno la capacità di trasportare informazioni specifiche e tra loro coerenti. Mantralizzare alcuni suoni, farli vibrare all’interno del nostro corpo, osservare particolari colori ed annusare particolari aromi, serve a sintonizzare la nostra mente a ricevere specifiche onde portanti. Rimandando ad altra sede la disamina di tecniche idonee allo scopo, focalizzare l’attenzione dei nostri sensi su particolari Emanazioni, chiamate nella tradizione cristiana col nome di Angeli o Arcangeli, aiuta senza ombra di dubbio a trovare quelle risposte normalmente occultate dal velo ingannatore del mondo manifesto.
Michael ( Mi-Ka-El o Ma-ha-el ) “chi come Dio” o “simile a Dio”,  iconograficamente rappresentato con armatura, spada fiammeggiante o  lancia ma anche con una bilancia, rappresenta l’energia solare, attiva, cui dobbiamo attingere per combattere l’inerzia spirituale. Questo Arcangelo rappresenta al tempo stesso la fiaccola divina che squarcia le tenebre e difende l’uomo dalle insidie oscure dell’ignoranza quando impugna la spada, la forza regolatrice degli opposti quando mostra la bilancia e la cosciente determinazione a sottomettere e sconfiggere definitivamente il male quando con la lancia trafigge il drago. La bilancia simbolo femminile, sottolinea nella sua linearità orizzontale, l’equilibrio tra il bene ed il male, tra il fine ed il grossolano, il rigore con cui verranno soppesate le nostre richieste. La spada, simbolo maschile, la forza con cui l’ignoranza viene contrastata e le fiamme che l’avvolgono la luce, conforto nel buio ma al tempo stesso monito come fiamma di innesco alla prossima distruzione dell’illusorio quaternario. La spada con il suo doppio filo tagliente attacca e difende se impugnata da una mano salda guidata da una mente esperta ed equilibrata, ma può ritorcersi pericolosamente su chi la brandisce scelleratamente per vanagloria o fini abietti. La lancia che trafigge il male, col un allineamento obliquo rivolto verso il basso ad indicare che l’impulso viene dall’alto, potrebbe rappresentare la sintesi perfetta del cammino iniziatico, dove il maschile, rappresentato dalla spada, viene equilibrato dalla temperanza femminile, in un progredire intermedio tra cuore ed intelletto, che intuisco nel Quattre de Ciffre risultante.

Spada      - Lancia - Bilancia      
    

 La “Potenza” di Michael, è tale che un monito è sott’inteso già nel suo nome: “Chi è come Dio”? che interpreto nel “Chi osa chiamarmi, chi ha un animo così puro da richiedere la mia presenza?”
E’ interessante notare che il nome di Michael è formato dalle lettere Mem-Yod-Caf seguite da una contrazione del termine Eloim. Questa particolare combinazione risulta essere la 42° tra quelle che formulano i 72 nomi di Dio nella tradizione Kabbalistica ebraica. Nel libro “La Kabbalah e i 72 nomi di Dio”, Yehuda Bergtraduce questa formula con svelare ciò che è nascostosottolineando che l’ego altera la realtà così che alla fine vediamo ciò che l’ego impone, ma l’energia elettrica ad esempio, esprime il suo potenziale soltanto se celata in un filo elettrico.

Con l’aiuto di Michael è quindi possibile accedere alla vera conoscenza e contrastare la superbia.
Il colore che lo rappresenta è il Giallo, il pianeta di riferimento il Sole

"MICHAEL" di IGNIS A I   Loggia Abraxas (Toscana)

Sovrano Ordine Gnostico Martinista
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 per informazioni: eremitadaisettenodi@gmail.com






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