domenica 2 aprile 2017

XIV. LA LIBERTÀ E IL DESTINO (un anno un percorso)



Carissimi Fratelli,

Vi propongo di inserire nei nostri umili lavori, tesi alla reintegrazione, le meditazioni integrali di Paul Sédir. 
E' da questo iniziale scritto, del Fratello Sédir, che sono poi state tratte le nostre tanto amate "meditazioni dei 28 giorni". 
Ecco quindi che per riscoprire l'essenza reale di questa pratica di spogliazione e rettificazione, trovo utile, per coloro che lo desiderano, intraprendere assieme questo percorso di riflessione scadenzato lungo tutto il corso dell'anno.

Vi propongo quindi la prima delle meditazioni-riflessioni la cui estensione è valevole per tutta la settimana. 
Per quanto concerne come praticare, vi consiglio, se lo desiderate, la seguente pagina: La Pratica delle Meditazioni di Paul Sédir.

XIV. LA LIBERTÀ E IL DESTINO

"Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. " (Giovanni VIII, 36)

Perché? Perché Gesù, Figlio del Padre, Dio Egli stesso, uguale allo Spirito Santo, Maestro dello Spirito è il solo libero.
La Fatalità è la legge della Materia e l'enigma della Scienza; la Libertà è l'essenza dello Spirito e il mistero della Religione. Queste due forze coesistono in me, sementi di ogni altra cosa e si bilanciano reciprocamente. Qualora obbedisco all’Io e al Destino, per atavismo, per abitudine, per le influenze ambientali, finirò per ridurmi in completa schiavitù, illudendomi che sono libero. Qualora  resista all’Io, in apparenza mi rendo schiavo, mi sarò invece liberato.
La Libertà mi è promessa; ma devo imparare ad usarla. Quale terribile potere è, infatti, quello di non trovare alcun ostacolo ai miei desideri! L'individualismo è lo sgretolando, è la lotta, è la decomposizione, è l'unica morte reale. La schiavitù consapevole sarà quindi la via alla Libertà.
Devo solo guardarmi attorno per vedere come ci incateniamo, obbedendo alle passioni. Uno sguardo attento mi mostra come io mi incatenerei ancora di più, se è per l'orgoglio di vedermi sopra la folla che io lotto contro le mie passioni. Devo intraprendere questa lotta in obbedienza a Dio, per il servizio di Dio, per rendermi utile agli altri con l'Amore e l’Umiltà.
Solamente allora io fuggo dalle reti del Destino, dalle più grossolane così come dalle più impercettibili. Soltanto allora le mie qualità si sviluppano in direzioni diverse, da quelle in cui erano sospinte dalle cause precedenti; ed i miei sogni migliori saranno, un giorno, oltrepassati.


OSSERVANZA: Accettare la fatica che le circostanze mi offrono, soprattutto se ciò mi provoca una profonda sofferenza.

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